Amare gli animali | Riflettiamo insieme

colonie di gatti e branchi di bastardini gestiti da famiglie monoreddito o da anziani con la pensione minima. Vengono definiti gattari, cagnari o più genericamente animalisti. Molti di voi loderanno queste persone che ritagliano tanta parte del loro ingresso economico per mantenere queste bestiole. Riflettiamo insieme. Indubbio è l’amore di queste persone per il regno animale e non esiste secondo fine nel loro modo di fare se non quello di aiutare queste creature meno fortunate perché abbandonate o trovatelle. A ben vedere però gli animali tenuti da queste persone spesso non sono vaccinati, non fanno trattamenti antiparassitari e non fanno mai una visita veterinaria nell’arco dell’anno. Essendo tante le “bocche da sfamare” si comprano mangimi molto economici, di ditte definite “da prezzo” perché hanno il solo obiettivo di costare poco e non di produrre alimenti di qualità. Questa alimentazione non garantisce la salute dell’animale che la consuma e sul lungo termine può essere causa di malattie croniche, come:

  • intolleranze;
  • obesità, diabete;
  • insufficienze epatiche o renali
Se malauguratamente un’animale della colonia finisce sotto una macchina non ci sono i soldi per poterlo operare. Se un’animale della colonia si ammala gli antibiotici costano cari ed è meglio aspettare per vedere se guarisce da solo. Pensiamo sia molto più serio valutare, a mente fredda, quanti animali si è in grado di mantenere alimentandoli con cura e facendo le profilassi igienico sanitarie minime prima di cominciare a portarne a casa. [Tweet “Commisurando il numero di animali alle proprie tasche saremmo sicuri di dar loro tutte le attenzioni e cure che realmente necessitano”] Amare gli animali è anche conoscere le loro esigenze, dedicare loro del tempo nell’arco della giornata per giocare, farli muovere e tenerli puliti e spazzolati. Serve molto tempo e specialmente ne serve un po’ tutti i giorni, non solo i fine settimana. Amare gli animali è innanzi tutto continuare a vederli come animali e non chiedere loro di diventare un “sostituto affettivo” del partner che non riusciamo a trovare, dell’amico che ci ha lasciati o del figlio che si è sposato. [Tweet “Il cane è prima di tutto un cane, ed il gatto è un gatto. Se fossero come noi, avremmo solo da perderci!”]]]>

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