invecchiamento cerebrale. In termini medici si definisce sindrome confusionale del cane anziano e rappresenta da anni un modello di studio ed un banco di prova per nuovi farmaci da poter utilizzare nelle persone colpite dal Morbo di Alzheimer. Ma come spesso succede non si conosce tra i non addetti ai lavori e si pensa che certe malattie colpiscano solo l’uomo, forse perché erroneamente ci riteniamo gli unici nel regno animale ad avere facoltà intellettive complesse. Ebbene, non è proprio così. Ci sono diverse malattie comportamentali che possono colpire l’animale solo in virtù del fatto che il suo cervello invecchia e quindi vanno riducendosi progressivamente in numero di elementi neurali:
- depressioni;
- iperaggressività;
- sindromi confusionali;
- forme vestibolari.
- disorientamento: il cane stenta a valutare gli spazzi e le dimensioni delle cose, spesso rimane incastrato in spazzi angusti e non riesce ad uscirne;
- mette in atto comportamenti afinalistici;
- compie comportamenti stereotipati, sempre uguali a loro stessi;
- vocalizza incessantemente senza alcun motivo, spesso nel cuore della notte;
- alterazione del ciclo sonno/veglia: spesso questi cani dormono di giorno e camminano incessantemente tutta la notte;
- regressione comportamentale: spesso ricompaiono atteggiamenti che aveva da cucciolo, fa la pipì in casa o mangia le proprie feci;
- contatti sociali: sembra non riconoscere persone note, sembra non ricordare più gli ordini consueti, ricerca costantemente le attenzioni e non vuole restare da solo.