La Pogona o Drago Barbuto | Quali info devi avere per allevarlo?

  • DISTRIBUZIONE: L’habitat naturale della Pogona è costituito dalle zone semi aride dell’Australia centrale
  • DIMENSIONI: Alla nascita raggiungono i 10 cm mentre un esemplare adulto arriva a misurare di lunghezza anche 50 cm
  • IL TERRARIO: fare in modo che il terrario rispetti rigorosamente le indicazioni è l’unica maniera di avere una pogona in salute. Ogni piccola alterazione di temperatura o umidità si ripercuoterà sulla salute del drago barbuto, conducendolo a patologie che di solito sono croniche e a lenta evoluzione, ma inesorabili. Il substrato, ossia il materiale che copre il fondo del terrario, può essere vario. Si può utilizzare la sabbia di calcio o, meglio, il tutolo di mais, ed è necessario cambiare il fondo una volta a settimana, togliendo però le feci man mano che vengono deposte. Il terrario deve assolutamente essere ben ventilato, una ottima maniera per ottenere un buon ricircolo d’aria è quella di avere dei fori in alto ed in basso. Assolutamente vietati quindi gli acquari riciclati. La Pogona può risentire moltissimo di condizioni di ventilazione non idonee.
  • TEMPERATURA ED UMIDITA’: La base della salute della Pogona sono temperatura ed umidità. È assolutamente consigliato l’acquisto di un termometro e di un igrometro per monitorare temperatura ed umidità all’interno del terrario. Idealmente, il terrario dovrebbe essere con una parte calda ed una più fredda. Durante il giorno il gradiente di temperatura tra un lato e l’altro dovrebbe essere di 28° – 32°C. Durante la notte la temperatura potrà scendere a 25° – 28°C. L’umidità, invece, dovrà essere mantenuta intorno al 30% – 40% . E’ bene dare 12 ore di luce e 12 di buio. La luce riscaldante va protetta o posizionata in modo che i draghi non possano fisicamente raggiungerla. Una volta ogni 15- 20 giorni si può immergere la pogona in una ciotola d’acqua poco profonda (massimo 2 cm di acqua) e lasciarla a bagno ( sempre sotto stretto controllo visivo!) per 10 minuti. Le pogone hanno bisogno di una fonte di UVA / UVB da tenere accesa durante il giorno.
  • ALIMENTAZIONE: I primi mesi di vita la Pogona si nutre per l’80% di camole, grilli, caimani ed altri insetti e per il 20% di frutta di stagione e verdure ( cetrioli, mela banana, verdure varie, sempre asciutte e non fredde, evitare cavoli e brassicacee in genere). Un esemplare giovane e’ in grado di mangiare dai 25 ai 40 grilli al giorno e nutrirsi anche di vegetali, mentre crescendo si passerà ad alimentarlo tre o quattro volte la settimana e aumentando anche la percentuale di frutta e verdura rispetto a quella dei grilli. Da adulti arriveremo ad avere una percentuale completamente capovolta, vale a dire l’80% di frutta e verdura e il 20% di grilli e insetti vari. L’alimento deve essere addizionato di calcio e vitamina D3 tutti i giorni, mentre richiede un’aggiunta vitaminica a giorni alterni. La somministrazione delle vitamine e del calcio va effettuata ponendo l’alimento in un sacchetto con della polvere vitaminica. Una volta chiuso il sacchetto, si agita tutto il contenuto ottenendo così grilli etc spolverati di vitamine. È sconsigliato lasciare i grilli nel terrario per periodi prolungati di tempo perché dopo un po’ di tempo tendono a mordere il drago barbuto stesso, oltre a creare un ambiente non igienicamente adatto morendo e rimanendo tra il substrato. I grilli che verranno somministrati al rettile devono essere tenuti in una scatola pulita e areata, con alcune crocchette per cane o gatto e arancia. In questo modo saranno più nutrienti per il rettile stesso. Bisogna inoltre pulire quotidianamente la scatolina, per evitare che l’arancia muffisca o vada a male.  Il cibo va posto in ciotole, possibilmente quindi non sul substrato. Una volta al mese il drago effettuerà la muta, ossia cambierà pelle. Vedrete la pelle della vostra Pogona diventare opaca e chiara. Durante la muta è bene fare bagni in acqua tiepida per facilitare la rimozione della pelle. Porre attenzione che non si formino dei residui sulle dita.
  • SALUTE: E’ consigliabile effettuare una visita di controllo periodica con analisi delle feci, ad esempio una volta l’anno. I principali sintomi che invece devono far preoccupare e richiedono una visita sono: variazionimprovvise del colore dell’animale, respiro a bocca aperta, tremori, anoressia, immobilità, gonfiori localizzati delle zampe.
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